A cura di:

Dott. Francesco Iarrera - Responsabile regionale UOL - AIDAP


E’ il trattamento semiresidenziale attuato nei centri specializzati per la cura dei disturbi dell’alimentazione ideato per i pazienti che non rispondono al trattamento ambulatoriale.

La CBT-I è attuata da un’équipe interdisciplinare composta da medico, psicologa, nutrizionista ed educatore per assistenza ai pasti.

La CBT-I è attuata da un’équipe interdisciplinare composta da medico, psicologa, nutrizionista ed educatore per assistenza ai pasti.

La terapia ambulatoriale intensiva può essere attuata come prima scelta terapeutica o a seguito del trattamento ospedaliero e residenziale. Questo trattamento è indicato nei casi in cui il paziente, pur non rispondendo al trattamento ambulatoriale, abbia una sufficiente motivazione al trattamento.

Nel trattamento semiresidenziale, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:00, i pazienti permangono all’interno della struttura che presenta tutti i confort per garantire una comoda e tranquilla permanenza. In questa fase i pasti sono preparati dal personale del centro e consumati all’interno della struttura, fornendo ai pazienti un supporto specialistico durante i pasti. In accordo con i terapeuti, i pazienti possono ricevere visite e allontanarsi dalla struttura. Inoltre, la terapia prevede che i weekend siano trascorsi a casa, dove i pazienti hanno la possibilità di sperimentare le abilità apprese. Tuttavia, le prevedibili difficoltà incontrate in questa fase, inducono i membri dell’équipe a mantenere costanti contatti con i familiari dei pazienti e con i pazienti stessi, nei giorni trascorsi fuori dalla struttura.

La CBT – I è una terapia particolarmente apprezzata dai pazienti, poiché l’ambiente familiare che si instaura assicura maggiori capacità di aiutare le persone a superare il disturbo, malgrado le condizioni cliniche e psicologiche possano apparire compromesse. Inoltre, si è osservato che la percentuale di ricadute con la CBT-I è ridotta rispetto al ricovero.