A cura di:

Dott. Francesco Iarrera - Responsabile regionale UOL - AIDAP


I genitori hanno frequentemente una percezione errata riguardo la salubrità di alcune bevande di uso quotidiano che storicamente godono di una buona fama.

Una ricerca condotta dal Ruud Center, tramite un sondaggio on line, ha mostrato come la maggior parte di loro consideri “salutari” succhi di frutta e bevande di uso sportivo. Paradossalmente, allo stesso tempo, oltre la metà è preoccupata che i figli non ingeriscano caffeina, zucchero e dolcificanti, elementi largamente rappresentati nelle bevande prima citate.

La ricerca mostra quanto le scorrette informazioni possano influenzare negativamente i comportamenti e le abitudini alimentari dei bambini, abituandoli alla ricerca del sapore dolce. La presenza di zuccheri in queste bevande può incidere sul peso e sulle preferenze di gusto, orientandolo a scegliere con maggiore frequenza alimenti palatabili, ricchi di zuccheri e dunque ipercalorici.

Altrettanto interessante è che il 30% dei genitori scelgono le bevande per i propri figli in base a quanto riportato sulla confezione, dunque lasciandosi influenzare da ciò a cui le aziende decidono di dare maggiore evidenza.

Questa ricerca indica che, malgrado la grande attenzione e gli sforzi, i genitori non sempre posseggono le corrette informazioni alimentari che proteggano i propri figli dai rischi legati alle abitudini alimentari malsane. Potrebbe essere utile coinvolgere le famiglie in corsi orientati alla conoscenza delle etichette alimentari, imparando a discriminare fra quanto contenuto.

In generale, abituare i bambini a preferire l’acqua fra le bevande disponibili è, certamente si, una scelta compatibile con la salvaguardia della salute.