A cura di:

Dott. Francesco Iarrera - Responsabile UOL AIDAP Oliveri, Referente Regionale AIDAP SICILIA


Spezzettare il cibo è un meccanismo tipico di chi ha un disturbo alimentare.

Rientra nella categoria dei Check alimentari ed è presente sia nei casi di anoressia nervosa che in quelli di bulimia nervosa. In entrambi i casi bisogna intervenire e interrompere questo comportamento, poiché ostacola la guarigione dal disturbo alimentare.
Si può presentare in diverse forme:
- scegliere un formato di pasta piccolo
- prendere un solo pezzo di pasta per volta
- dividere il cibo in pezzi molto piccoli

Le ragioni che inducono le ragazze a spezzettare il cibo, sono:
- non percepire il senso di pienezza
- non sentire il sapore del cibo
- favorire la digeribilità dei cibi
- valutare con precisione l'esatta quantità di cibo ingerita
- impedire un accumulo di cibo

Ognuna di queste ragioni mantiene attivi pensieri e preoccupazioni tipici dei disturbi alimentari.

Le ragazze utilizzano questi comportamenti con il presunto scopo di ridurre la probabilità di aumentare di peso. Dal loro punto di vista, spezzettare il cibo influenza direttamente il peso.

"Se sono piena significa che ho mangiato troppo"
"Se sento il sapore del cibo vuol dire che sto sbagliando"
"Se digerisco bene non accumulo calorie"
"Se mangio le giuste quantità non rischio di esagerare"
"Se si accumula troppo cibo non lo potrò smaltire"

Esiste un legame diretto fra check alimentare e pensieri, in un rapporto di automantenimento. Infatti secondo i principi della teoria cognitivo comportamentale, un pensiero è mantenuto attivo dal comportamento che lo segue. Secondo la teoria della dissonanza cognitiva, non eseguire il comportamento induce il pensiero a sparire.
Credere che aprire una porta metterà di fronte ad un drago feroce, causerà una stato di terrore, cui seguirà il non aprire mai quella porta. Tuttavia, continuare a tenere chiusa la porta, conferma che davvero, aprendola troverò il drago. In definitiva la porta resta chiusa per sempre, con tutte le attenzioni del caso.

Nei disturbi alimentari superare le proprie preoccupazioni, significa aprire porte ben chiuse per paura delle conseguenze. Aprire queste porte significa avere accesso ad una buona nuova vita.

Interrompere i check dell'alimentazione, permetterà di:
- condividere più serenamente i pasti con gli amici
- ridurre le preoccupazioni e i pensieri generali
- disconfermare i pensieri "malati"
- allentare la psicopatologia generica del disturbo alimentare

Talvolta, terapeuti e pazienti sottovalutano l'importanza di modificare i check alimentari, preferendo affrontare temi cognitivi e/o emotivi. Questo rappresenta un ostacolo alla guarigione, poiché attiva i pensieri che mantengono il disturbo alimentare.