Dott. Francesco Iarrera - Responsabile UOL AIDAP Oliveri, Referente Regionale AIDAP SICILIA


1. Crea un ambiente sano

I ragazzi osservano gli adulti e imparano da loro.

Bastano piccole cose: tenere fuori dalla portata la bilancia pesapersone, se proprio ne dobbiamo avere una; preparare un'alimentazione sana; lasciare a vista alimenti salutari e non acquistare quelli che lo sono meno; promuovere uno stile di vita attivo che includa tutti i membri della tua famiglia.

E’ inutile chiedere a un bambino o un ragazzo di avere delle buone abitudini, se il resto della famiglia va in un’altra direzione.

2. Evita i pregiudizi

“Non capisco perché non mangi di meno?”, “Gli piace troppo mangiare”, sono pregiudizi. E’ facile essere influenzati dalla pressione sociale che esalta l’ideale di magrezza. 

Bisogna essere rispettosi, anche se a volte è difficile non lasciarsi andare a stereotipi. Ma anche se non possiamo sempre controllare i pensieri, possiamo controllare i comportamenti. Astenersi da ogni forma di critica nei confronti di chi ha un peso più alto è il primo passo per l’accettazione. Un modo per iniziare a cambiare, in attesa che la mente si metta al passo con i valori che vogliamo imparare.

3. Impara cosa non dire

Due genitori su tre si ritrovano a dover affrontare con i propri figli temi riguardanti il peso. Se siete fra questi, usate un linguaggio che apprezzano.

Gli adolescenti rispondono positivamente a frasi neutre, come “peso salutare”, piuttosto che termini come “obeso”, “grasso”, “paffuto”. Quando puoi, chiedi a tuo figlio quali sono i suoi termini preferiti e usali.

Dovete anche sapere che il solo fatto di parlare di peso può provocare sentimenti negativi negli adolescenti. E allora, se proprio dovete parlare di cibo, fatelo senza legarlo alla questione peso. E’ meglio fare riferimento alla salute o su comportamenti salutari. 

Moralizzare il cibo può creare vergogna riguardo ad alcune scelte alimentari. Dividere i cibi in “buono” o “cattivo” può portare i bambini a iniziare a nascondersi e mangiare segretamente quelli “cattivi”. Cercate di ricorrere a un linguaggio neutro: una fetta di torta è semplicemente una fetta di torta, non un frutto proibito, né una ricompensa speciale o qualcosa per cui rimproverarti.

4. Non è mai troppo presto

Iniziate a parlare con i bambini piccoli. Spiegate come si può costruire un corpo forte e l'importanza delle vitamine, può essere semplice e divertente. Su internet sono disponibili risorse come giochi e video educativi che parlano del cibo come carburante per un corpo sano.

Parlate anche dei danni della dieta, informandoli che non sempre sono salutari e che occorre farne ricorso solo se davvero necessario.

5. Tieni d'occhio i loro telefoni e altri dispositivi

Basta aprire i social e si viene sommersi da immagini che esaltano l'ideale di magrezza e modelli di corpo irrealistici. E’ chiaro che non c’è modo di impedire che tutti i messaggi tossici raggiungano i bambini, ma occorre tentare di arginare questa valanga di disinformazione. Esortate i vostri figli a prestare attenzione alle immagini problematiche e incoraggiateli a parlare se qualcosa che incontrano li fa sentire male con se stessi.

6 Cosa dire se tuo figlio è insoddisfatto del proprio corpo

Se tuo figlio esprime infelicità o disagio nei confronti del proprio corpo, ricordagli che le persone buone e quelle che non vanno sono disponibili in tutte le forme e dimensioni. E che nessuno è migliore di un altro. Queste cose vanno dette e ripetute.

In tutti i casi, non svalutate i loro sentimenti con un semplice, “stai bene cosi”. Fermatevi a parlaci per qualche minuto, specie se sospettate atti di bullismo. Questo potrebbe anche essere un buon momento per trovare uno psicologo.

7 Quando preoccuparsi

In un mondo perfetto, i genitori sarebbero in grado di crescere figli forti e sicuri del proprio corpo. Ma è molto probabile che prima o poi i bambini di tutti interagiscano con messaggi tossici sulla cultura della dieta e sui corpi ideali.

Se vedi che tuo figlio fa una delle seguenti azioni, potrebbe essere il momento di intervenire:

  • Nascondere il cibo
  • Limitare il cibo
  • Saltare i pasti o non mangiare regolarmente
  • Mostrare disagio nel mangiare in presenza degli altri
  • Perdere peso improvvisamente
  • Essere a dieta o fare attività fisica in modo ossessivo
  • Concentrarsi ossessivamente sui difetti fisici, reali o immaginari
  • Fare più pause per andare in bagno durante o durante i pasti (questo può essere un segno di eliminazione)