A cura di:

Dott. Francesco Iarrera - Responsabile regionale UOL - AIDAP


Fra le persone che hanno bisogno di ridurre il proprio peso è comune identificare alcuni errori di ragionamento che possono compromettere il buon esito del programma.

Si tratta di pensieri definiti “ingrassanti”, proprio per la loro capacità d’influire negativamente su un programma per perdere peso. Un pensiero “ingrassante”, appena prodotto, è in grado di attivare una serie di emozioni e comportamenti, del tutto dissonanti da un atteggiamento proficuo allo scopo di dimagrire.

In una ricerca condotta fra i pazienti che afferiscono al nostro centro, abbiamo individuato i 5 pensieri ingrassanti che si riscontrano più frequentemente:

  1. “Devo seguire la dieta in maniera precisa, senza sbagliare, altrimenti è inutile iniziare il programma”
  2. “Ho mangiato un dolce, di certo aumenterò un chilo”
  3. “L’ultima settimana ho perso solo quattrocento grammi: il mio metabolismo non funziona”
  4. “Ho trasgredito la dieta, non ho abbastanza forza per ottenere il successo”
  5. “Il cibo è uno dei più importanti piaceri della vita, non si può stare a dieta”

È rischioso mantenere attivi questi pensieri. Difficilmente si potrà giungere al successo della terapia, se questi schemi di ragionamento non saranno identificati e corretti.

Una tecnica efficace per riuscire ad eliminare i “pensieri ingrassanti” è la ristrutturazione cognitiva, una delle strategie psicologiche previste dal programma di modificazione dello stile di vita.