A cura di:

Daniele Di Pauli P.e.S.O (Pregiudizio e Stigma verso l’Obesitá)


Un recente lavoro di Angela Sutin e Antonio Terracciano allarga gli effetti dannosi che gli atteggiamenti negativi sul peso possono avere su chi li subisce.
La ricerca ha ampiamente evidenziato che il sentirsi penalizzati a causa del proprio peso può avere un impatto negativo sulla salute fisica e psicologica della persona.

Tra i comportamenti legati allo stigma ponderale, che possono mettere a rischio la salute, troviamo per esempio le abbuffate o l’evitare l’ attività fisica.
Questi comportamenti sono strettamente legati al peso e i due autori si sono chiesti se poteva esserci una relazione anche con comportamenti che mettono a rischio la salute, ma non legati al peso, come il consumo di sigarette, comportamenti sessuali a rischio, utilizzo di droghe, guida in stato di ebrezza (o sotto l’effetto di sostanze), e non utilizzo delle cinture di sicurezza.
Gli autori si sono focalizzati su questi comportamenti perché risultano tra le cause più comuni di morte, che si possono prevenire, e perché associati ad altre forme di discriminazione.
Il 13 % dei 5163 soggetti che hanno partecipato allo studio ha riportato discriminazione a causa del peso.
Rispetto ai comportamenti a rischio per la salute presi in esame nei soggetti che percepivano stigma a causa del peso vi era il 60% di rischio in più di fumare, raddoppiava il rischio di avere guidato in stato di ebrezza, o sotto l’effetto di sostanze, il mese precedente, raddoppiava il rischio di avere utilizzato droghe o avere avuto rapporti sessuali a rischio l’anno precedente e infine risultavano avere il 50 % di rischio in più di non utilizzare le cinture di sicurezza.

Sutin e Terracciano aggiungono un altro mattone alla ricerca sullo stigma basato sul peso e gli innumerevoli effetti negativi che può avere sulla salute fisica e psicologica della persona che lo subisce.

In particolare lo studio mostra un’associazione tra stigma ponderale anche con comportamenti dannosi per la salute che non hanno nulla a che fare con l’alimentazione o l'attività fisica, ma che minano la qualità di vita della persona.