A cura di:

Dott. Francesco Iarrera - Responsabile UOL AIDAP Oliveri, Referente Regionale AIDAP SICILIA


Negli ultimi dieci anni il numero di persone che acquista integratori è cresciuto e non accenna a fermarsi. Migliorare la salute della pelle, sentirsi più energici, prevenire patologie e, ovviamente, perdere peso, sono le ragioni più frequenti di chi utilizza questi composti. 

Storicamente si ricorreva agli integratori come autoprescrizione. Oggi, le nuove figure di “agenti nutrizionali” - cui con urgenza il legislatore dovrà trovare collocazione normativa e regolamentare - hanno potenziato questo mercato, proponendo prodotti via internet, social e porta a porta.  

Il termine stesso di questi prodotti “integratori” propone un paradosso bizzarro: a fronte di un dimostrato problema di eccesso alimentare nel mondo occidentale, è in vertiginosa crescita la richiesta di supplementi che devono ripristinare una carenza. 

Partendo da questo assunto, non stupisce che in relazione ad una pressoché totale assenza di ricerche che dimostrino i presunti vantaggi dal ricorso ad integratori - esclusi i casi in cui è stata dimostrata la carenza -, esistono dati che ne attestano il rischio da eccesso di dosaggio. 

E’ necessario arginare il ricorso indiscriminato a queste sostanze, senza una adeguata supervisione specialistica. Non bisogna nemmeno fidarsi dei cosiddetti integratori naturali, poiché i problemi legati agli integratori sono indipendenti dai processi di produzione.

Tra le persone che possono trovare giovamento ad assumere specifici integratori:  

Gravidanza: acido folico e vit. D.
Neonati e bambini: vitamina D fino allo svezzamento e ferro dopo i 4-6 mesi.
Anziani: alcuni possono trarre beneficio dalla supplementazione di vitamina B12, vitamina D e/o calcio, amminoacidi essenziali.
Chirurgia bariatrica: vitamine liposolubili, vitamine B, ferro, calcio, zinco, rame, multivitaminici/multiminerali.
Anemia perniciosa: vitamina B12 (1-2 mg/die per os o 0,1-1 mg/mese per iniezione intramuscolare).
Morbo di Crohn, altre malattie infiammatorie intestinali, celiachia: ferro, vitamine del gruppo B, vitamina D, zinco, magnesio.
Osteoporosi e altre patologie dell’osso: vitamina D, calcio, magnesio.
Uso di farmaci antiacidi: vitamina B12, calcio, magnesio.
Uso di Metformina: vitamina B12.

Fonte

JoAnn E. Manson, MD, DrPHShari S. Bassuk, ScD - JAMA