A cura di:

Daniele Di Pauli (Psicoterapeuta, P.e.S.O, Pregiudizio e Stigma verso L’Obesitá) & Andrea Formiga (Chirurgo, C.I.B.O, Chirurgia Interdisciplinare Bariatria Obesità)


Negli ultimi anni é cresciuta l’attenzione al problema dello stigma nei confronti dell’obesità e degli effetti negativi sulla qualità di vita fisica, psicologica e sociale (1).
Nonostante l’obesità sia stata riconosciuta come una malattia (2), la persona che ne è affetta è spesso considerata colpevole e artefice della sua condizione.

Nonostante l’obesità sia stata riconosciuta come una malattia (2), la persona che ne è affetta è spesso considerata colpevole e artefice della sua condizione.
Questa visione negativa, stereotipata e socialmente accettata, può portare a penalizzazioni e discriminazioni nelle aree della vita più importanti come, per esempio, lavoro, istruzione, relazioni interpersonali e tempo libero (3).
Anche l’ambiente sanitario non è immune da questi atteggiamenti negativi tanto che i professionisti della salute, dopo i famigliari, risultano la principale fonte di stigma (4).


Percepire un ambiente di cura giudicante, e poco rispettoso, può portare a non cercare un aiuto professionale, ritardare o cancellare visite di prevenzione, adottare comportamenti alimentari e di controllo del peso disfunzionali, col rischio di mantenere e/o peggiorare, la propria condizione (5).
È nota la difficoltà a perdere e mantenere il peso perduto nel tempo: già dagli anni 50
Stunkard scrisse “Molte persone affette da obesità non saranno in trattamento. Di quelle che saranno in trattamento, molti non perderanno peso, e di quelli che perderanno peso, molti lo recupereranno” (6).
La chirurgia bariatrica oggi è considerata il trattamento più efficace per la perdita di peso e la risoluzione di patologie correlate all’obesità come il diabete di tipo 2.
Tuttavia come l’aumento di peso è stigmatizzato, perché considerato un segno di pigrizia e poca volontà, così è stigmatizzata anche la chirurgia bariatrica (intesa come una facile scorciatoia in cui la persona non é artefice del suo cambiamento) (7,8).
La persona affetta da obesità si può trovare quindi tra due fuochi: da una parte il dito puntato addosso perché è in una condizione di obesità e dall’altra per il modo in cui ha scelto di gestire la sua condizione.
Per questo è necessario sensibilizzare sia all’obesità come malattia, e non colpa, sia alla chirurgia bariatrica come un intervento utile e non come facile scorciatoia.
È importante sensibilizzare che l’intervento non è un’opera in un solo atto ma è uno dei tanti step verso una migliore, e duratura, qualità di vita che richiede aderenza, costanza e impegno da parte del paziente.
Fornire informazioni sui cambiamenti di stile di vita raccomandati a seguito dell’intervento chirurgico si è dimostrato utile nel mitigare il giudizio negativo (9).
La lotta allo stigma ponderale passa quindi sia attraverso l’educazione dell’obesità, ma anche della chirurgia bariatrica.
La persona con obesità non può essere colpevolizzata per una malattia, che non ha scelto, e per la scelta del modo di curarsi.
Questo non avviene per altre malattie complesse e croniche e sarebbe condannato se accadesse.
Come ricorda Rebecca Puhl “dobbiamo combattere l’obesitá, non le persone che ne sono affette (10).”

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Puhl RM, Heuer CA (2009) The stigma of obesity: a review and update. Obesity (Silver Spring) 17(5):941–964. doi:10.1038/oby. 2008.636

Puhl RM & Brownell KD (2006) Confronting and coping with weight stigma: an investigation of overweight and obese adults. Obesity (Silver Spring) 14 (10): 1802-15. DOI:10.1038/oby.2006.208

Phelan SM., et al (2015). Impact of weight bias and stigma on quality of care and outcomes for patients with obesity. Obesity Review. 16 (4): 319-326. doi: 10.1111/obr.12266

Stunkard, A. J. (1958). The management of obesity. New York State Medical Journal, 58, 79-87.

Vartanian LR & Fardouly J (2013). The stigma of obesity surgery: negative evaluations based on weight loss history. Obes Surg. 2013 Oct;23(10):1545-50. doi: 10.1007/s11695-013-0918-y.

Fardouly J & Vartanian LR (2011) Changes in weight bias following weight loss: the impact of weight-loss method. Int J Obes (Lond). 2012 Feb;36(2):314-9. doi: 10.1038/ijo.2011.26.

Vartanian LR & Fardouly J (2014) Reducing the stigma of bariatric surgery: benefits of providing information about necessary lifestyle changes. Obesity (Silver Spring). 2014 May;22(5):1233-7. doi: 10.1002/oby.20721.