Dott. Francesco Iarrera - Responsabile UOL AIDAP Oliveri, Referente Regionale AIDAP SICILIA


Davide pensa che tentare di perdere peso sia uno sforzo inutile: “Tanto lo riprendo e tutto torna come prima”.

Il suo medico gli aveva spiegato che ridurre il peso avrebbe ridotto i rischi di un infarto e lui si era impegnato a fondo, perdendo quasi venti chili. Poi l’abbandono, la stanchezza, la famiglia, il lavoro lo hanno distratto dai suoi obiettivi e il peso è tornato al punto di partenza. “Se ci riprovo, peggioro solo le cose”.

E non è l’unico a pensarla così. Sono molti i pazienti che si avvicinano alla lotta ai chili di troppo con un senso di sventura, convinti si tratti di una battaglia persa in partenza, che nella migliore delle ipotesi farà dimagrire il portafogli.

Ma come spesso accade la percezione e le conoscenze scientifiche non coincidono e la realtà è diversa da come sembra.

In uno studio prospettico sono stati osservati per sette anni 161.000 persone di mezza età, valutando il numero dei morti e quante volte avessero perso volontariamente peso.

Quello che hanno scoperto è un'associazione significativa tra più episodi di perdita e un minor numero di morti, una riduzione dei problemi cardiovascolari e di cancro. E questo vale sia per le donne che per gli uomini ed è indipendente dal mantenimento del peso perso.

Con questo attento studio, abbiamo la prova che ripetuti tentativi di perdere peso non sono inutili, ma possono fornire un certo vantaggio per la longevità.

A questo punto, se sei in sovrappeso, non resta che buttarsi nella mischia e cercare di dimagrire. Magari scegliendo il programma con le più alte probabilità di mantenimento del peso.

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